EFFETA' ODV
Adorazione

Saluto a don Sergio di Pietro Martini

“Secoli eterni non basterebbero per dirti grazie Signore…”

Queste parole di Madre Caiani oggi si fanno proprie di tutta la comunità parrocchiale di Santa Maria del Rosario nel ringraziare Dio per il dono di un nuovo pastore nella tua persona caro Don Sergio.

Un particolare ringraziamento a sua eccellenza Mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della conferenza episcopale campana che aderendo al desiderio di Papa Francesco ti ha donato alla nostra Chiesa pistoiese.

Grazie al nostro padre Vescovo Fausto che ti ha scelto nell’ordine presbiterale quale successore di don Fiorenzo al quale va la nostra gratitudine per gli oltre trent’anni di sevizio pastorale in mezzo a noi.

Grazie al nostro vicario generale, Mons. Cristiano D’angelo che oggi presiede questa celebrazione per la tua presentazione.

Un grazie a tutti i sacerdoti concelebranti.

Caro Don Sergio, la nostra parrocchia ti accoglie con gioia e speranza per potere iniziare insieme questo cammino che ha un unico fine…la gloria di Dio e la salvezza degli uomini.

Le realtà che operano qui sono tante e diverse fra di loro con intenti e finalità molteplici ma che unite formano quella piccola goccia che è la nostra parrocchia, inserita nel mare della Chiesa universale.

Don Sergio, sii il sacerdote dei nostri giovani, “le sentinelle del mattino”, come amava chiamarli San Giovanni Paolo II, essi con la loro giovane età sono il futuro di questa parrocchia, della società, e del mondo.

Sii il sacerdote della nostra Caritas parrocchiale che insieme alle Caritas zonali cerca di andare incontro ai bisogni dei meno fortunati.

Sii il sacerdote del nostro gruppo di preghiera intitolato ai Santi Cosma e Damiano che ha l’onore di essere tra i primi nati in Toscana per volere di San Pio da Pietrelcina.

Sii il sacerdote della confraternita di Misericordia che dall’inizio della sua fondazione si prodiga per il bene di tutto il paese e non solo.

Sii il sacerdote dei nostri catechisti che insieme alle famiglie sono i primi dispensatori della buona novella ai nostri bambini e ai nostri ragazzi, accompagnandoli a ricevere i sacramenti dell’Eucarestia e della Confermazione.

Sii sacerdote per le comunità neocatecumenali che operano fra di noi.

Sii il sacerdote del nostro coro che con dedizione e sacrificio rende più solenni le nostre celebrazioni, Sant’Agostino diceva “chi canta prega due volte” e con loro le nostre liturgie hanno un doppio valore.

Sii il sacerdote del nostro amato Istituto delle Minime Suore del Sacro Cuore. Colonna portante assieme alla parrocchia di questa comunità.

Istituto e parrocchia sono nati assieme circa 120 anni fa, e non solo geograficamente vicini ma uniti in uno scopo comune di aiuto al prossimo e di vicinanza agli ultimi, a quelle periferie esistenziali tante volte evocate da Papa Francesco.

Madre Caiani era una di noi, la sigaraia del Poggio ora elevata alla dignità degli altari.

Parrocchia ed istituto sono e saranno anche per il futuro una cosa sola da deporre nel Cuore di Gesù.

Sii il sacerdote di tutte quelle persone che all’ombra di tutto e di tutti si occupano del decoro di questa chiesa, chi pulisce, chi si occupa dei fiori, della sagrestia, degli arredi liturgici. Compito umile ma essenziale perché questo luogo sacro sia degno di ospitare Dio e gli uomini.

Sii il sacerdote dei nostri anziani, delle persone sole, dei nostri ammalati, degli ultimi. Sono tasselli preziosi nel mosaico della Chiesa. Sii loro vicino sia come presbitero che come uomo e sicuramente le loro preghiere saranno la tua ricompensa.

Sii guida spirituale per il nostro circolo parrocchiale Ambra, voluto fortemente dall’indimenticabile Don Ruggero Risaliti e da un gruppo di poggesi. Non sia solo un luogo di ritrovo e di svago, ma diventi sempre più un punto di riferimento di chi condivide i valori cristiani.

Accompagna le famiglie, specialmente quelle con grandi difficoltà, quelle divise, quelle che non arrivano a fine mese, quelle senza lavoro, quelle che hanno avuto lutti incolmabili.

Sii tu il buon samaritano che versa sui loro problemi il vino della letizia e il profumo della speranza.

Tutti possano vedere in te la figura di Gesù buon pastore, quello che cerca le pecorelle smarrite per riportarle nel seno dell’ovile.

Sicuramente non ci saranno solo gioie e soddisfazioni, ma ci saranno anche le sconfitte e i dolori, ed è allora che il tuo sguardo, caro Don Sergio, deve volgere sulle tue mani, mani che profumano del sacro Crisma dell’ordinazione, mani che consacrano, mani che assolvono, mani che benedicono ovvero le mani di Gesù.

Mani che portano i segni della sconfitta della passione ma che il mattino di Pasqua portano luce e proclamano la Risurrezione.

Mani che hanno rinvigorito la poca fede dell’apostolo Tommaso facendolo esclamare la più bella espressione di fede, quel “mio Signore e mio Dio”.

Ti affidiamo alla Madonna Santissima, tua e nostra Madre, alla quale i padri fondatori di questa parrocchia vollero intitolare questo tempio e sceglierla come nostra patrona sotto il titolo di Regina del Santo Rosario, a lei Madre della Chiesa affidiamo il tuo ministero fra di noi perchè ogni tua azione abbia in lei il suo inizio e in Gesù il suo compimento.

Alla Santa Trinità, al Dio che era che è e che viene la lode, la gloria, l’onore ora e sempre. Amen

Benvenuto fra di noi.

Pietro Martini

 

le foto: Chiesa di Santa Maria del Rosario, Poggio a Caiano

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