EFFETA' ODV
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Responsabilità individuali di Giuseppe Leone

Domenica, all’ingresso della chiesa, durante le ormai consuete pratiche di sanificazione delle mani e di controllo della temperatura le persone si scambiavano opinioni sul tema di questi mesi, alcune manifestavano la paura per i possibili effetti dei vaccini ed altre preferivano affidarsi al Signore e rischiare la malattia (ma non il vaccino), molte erano in trepida attesa di ottenere questo sperato vaccino. Tante opinioni, tanta paura, tanta poca informazione.

Le stesse considerazioni, le stesse paure, le stesse ansie raccontate da chi viene al centro di ascolto.

La settimana passata abbiamo sentito il Presidente del Consiglio Mario Draghi esclamare: “Con che coscienza la gente salta la fila sapendo di esporre a rischio concreto di morte le persone più fragili?”

In precedenza Papa Francesco aveva insistito sulla necessità che la comunità mondiale si adoperi per colmare i ritardi accumulati nella distribuzione dei vaccini contro il Coronavirus e, nel nome di un vero e proprio “internazionalismo dei vaccini“, ne garantisca la distribuzione a tutti, soprattutto ai deboli, ai fragili e sollecitandone la rapida diffusione estendendo la campagna vaccinale anche all’Africa e a tutti i Paesi più poveri.

Non so che effetto avranno le forti parole di Papa Francesco nella famiglia cristiana ormai abituata a deboli e astratti discorsi morali pronunciati anche da sacerdoti e religiosi che ormai lasciano indifferenti.

Non so neppure che effetto avranno le dure parole del Presidente nei confronti dei “furbetti” che saltano la fila.

E’ probabile che tutti noi chiamati alle nostre responsabilità individuali troveremo rapidamente delle giustificazioni ai nostri comportamenti.

Vogliamo che gli altri rispettino il “distanziamento sociale” ma noi no, perché abbiamo alti motivi morali, etici o religiosi per non rispettarlo.

Vogliamo che gli altri rispettino la fila nei vaccini ma noi no perché se una norma, moralmente sbagliata, ci autorizza a vaccinarci corriamo tutti a farlo rivendicando in questo caso il primato della legge sulla morale.

Vogliamo che si raggiunga presto la cosiddetta immunità di gregge (quindi un altissimo numero di vaccinati), ma noi non ci vacciniamo perché abbiamo una qualche seppur modesta fragilità quindi il vaccino potrebbe avere effetti negativi, dunque meglio che si vaccinino gli altri.

Eppure in molti nei giorni scorsi abbiamo assistito nelle nostre chiese alle funzioni religiose del Triduo pasquale che celebra gli eventi del Mistero pasquale di Gesù Cristo, ossia l’istituzione dell’Eucarestia, del sacerdozio ministeriale e del comandamento dell’amore fraterno, e la passione, morte, discesa “agli inferi” e la resurrezione. Eventi reali di una Persona che chiama ciascuno di noi a seguirlo nelle difficili scelte della nostra vita.

E intorno a noi la gente continua a morire, persone care muoiono probabilmente anche per nostra parziale responsabilità.

Giuseppe Leone

(La foto: Duccio di Buoninsegna – L’Ultima Cena 1308-1311)

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