“poi vieni e seguimi”, tante persone nel mondo decidono di rispondere all’invito, pensano di farlo ed allora, a modo di un arco ed una freccia, si lasciano tendere come l’arco dalla Mano di Dio e la freccia parte veloce, sicura della Sua energia.
Ma poi il vento e le forse naturali ne fanno deviare la direzione e la potenza si riduce; le persone, allora, provano in ogni modo con le proprie forze a contrastare la natura vorrebbero impedire di ritrovarsi a terra. Resistono, dimenticando che la potenza viene da Lui e si oppongono con la propria energia alle forze naturali che le riportano al suolo, ma è tutto inutile.
E la freccia, forse, si troverà a cadere in un soffice prato da dove facilmente potrà essere estratta oppure, forse, conficcata in un duro legno da dove sarà più difficile la sua estrazione…… ma avrà tuttavia compiuto una più o meno lunga traiettoria.
E, di nuovo, verrà la Mano di Dio a tendere l’arco e la persona si riprometterà di non tentare più di contrastare la natura e di lasciarsi guidare solo da Lui. Ma poi, di nuovo, l’ebbrezza del volo: vorrà fare un’altra volta tutto da sola?
Giuseppe Leone
<Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa solo ti manca: va’ vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.> (Matteo 10,21-22)
la foto: tiro con l’arco decathlon.it