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Libertà di Giuseppe Leone

“Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.” Luca 1,38)

Così termina il racconto dell’Annunciazione in Luca, il racconto cioè del dialogo tra Dio e l’uomo che porta a compimento la storia di Israele. Il “sì” di Maria in risposta all’offerta divina e il cambiamento radicale di vita che ne sarebbe seguito, evidenziano che la venuta di Dio in mezzo a noi esige un cambiamento radicale.

L’Annunciazione a Maria ci porta di fronte alla nostra “annunciazione” personale, e ciascuno di noi sa come ha risposto al momento della propria “annunciazione”: forse un “sì”, o forse soltanto un “sì” timido? Il tempo, poi, è maestro nell’indebolire i “sì” poco convinti.

C’è un aspetto del racconto che vorrei sottolineare, quello della libertà della nostra risposta all’invito, ma esteso in un’ottica non strettamente religiosa. Il tema della libertà, infatti, va oltre il campo dei credenti, il mondo occidentale dice di volere tutelare il diritto di ogni individuo a decidere, pensare, esprimersi e agire senza costrizioni.

Quindi il tema della libertà unisce tutti credenti e non credenti, l’attuale grave situazione determinata dalla pandemia mette profondamente in discussione ed in crisi questo tema e l’uso della libertà che ciascuno di noi ne fa in un mondo fortemente interconnesso.

Un esempio tra tutti lo ricavo dal modo di gestire i vaccini. I mezzi di comunicazione sociale ci martellano di dati, tra i tanti veniamo a sapere che il 96% delle persone che muoiono a causa del covid-19 hanno più di 60 anni. Parrebbe logico pensare, anche ad un bambino che conosce solo un poco di aritmetica, che chi ci governa faccia di tutto, in primo luogo, per proteggere chi ha più di 60 anni. Ma no non è così! Nella nostra regione Toscana, per non andare troppo lontano, questo non avviene. In realtà al momento della vaccinazione si privilegiano gruppi professionali, senza tenere conto dell’età e di eventuali fragilità.

Le democrazie moderne raccontano di se stesse che sono costruite intorno ai tre ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza. A dire il vero notiamo che il mondo è costruito intorno all’economia, e l’economia ha inesorabilmente deformato gli ideali di libertà ed uguaglianza modificandoli in qualcosa utile ai soli fini di chi possiede, quanto alla fratellanza non riuscendo a trasformarla ai propri fini l’ha semplicemente dimenticata.

Papa Francesco, non a caso, nella sua Enciclica “Fratelli tutti” ha richiamato l’attenzione dell’uomo alla centralità della fratellanza.

Riprendendo l’esempio di prima nessuno tra i nostri governanti avrebbe scelto di trascurare gli anziani esercitando la libertà di decidere, propria di chi governa, se avesse nel proprio cuore il senso di fratellanza che ci dovrebbe unire.

E torniamo dunque al sì dato all’Angelo da Maria, un sì nella libertà ma che non rimane chiuso nel cuore come un tesoro da non condividere con nessuno, ma che si apre al mondo.

Insegnamento sempre attuale circa i limiti di una libertà povera di amore.

Giuseppe Leone

(foto da: Annunciazione , Beato Angelico

Il Quarto Stato, Giuseppe Pellizza da Volpedo)

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