EFFETA' ODV
sdr

La caritas parrocchiale

Cosa è la Caritas parrocchiale? “E’ l’organismo pastorale istituito per animare la parrocchia, con l’obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa.

Ogni parrocchia, che è volto della Chiesa, concretizza la propria missione attorno all’annuncio della parola, alla celebrazione della grazia e alla testimonianza dell’amore.

La Caritas parrocchiale, presieduta dal parroco, è costituita da un gruppo di persone che lo aiuta sul piano dell’animazione alla testimonianza della carità e su quello operativo di servizio ai poveri. L’obiettivo principale è partire da fatti concreti – bisogni, risorse, emergenze – e realizzare percorsi educativi finalizzati al cambiamento concreto negli stili di vita ordinari dei singoli e delle comunità/gruppi, in ambito ecclesiale e civile (animazione).

Il lavoro della Caritas parrocchiale si fonda su alcuni elementi cardine:

  • la definizione dei destinatari/protagonisti del servizio di animazione: i poveri, la Chiesa e il territorio/mondo

  • un metodo di lavoro basato sull’ascolto, sull’osservazione e sul discernimento, finalizzati all’animazione

  • la capacità di individuare, tra tutte le azioni possibili, quelle in grado di collegare emergenza e quotidianità, cioè di intervenire nell’immediato e portare ad un cambiamento nel futuro

  • la scelta di costruire e proporre percorsi educativi, in grado di incidere concretamente nella vita delle persone e delle comunità.”(Quanto riportato in corsivo è tratto da un documento ufficiale della Caritas italiana.)

Per provare a dare concretezza a quanto la Chiesa ci chiede abbiamo costituito nell’anno 2000, insieme alle altre Caritas parrocchiali di Poggio a Caiano e Carmignano l’Associazione Onlus “Effetà” attraverso la quale abbiamo dato vita nell’anno 2007 al Centro di ascolto, grazie ai locali messi a disposizione dalle nostre suore Minime.

Purtroppo, in questo periodo, le persone che vengono al Centro per chiedere aiuto sono in maggior numero rispetto agli anni passati perché molti di più vivono amplificata la loro già instabile condizione socio-economica a causa del “coronavirus”.

Effetà ha rappresentato un valido strumento che ci ha permesso negli anni di distribuire gli alimenti forniti dal “Banco alimentare” e di collaborare con il Comune di Poggio a Caiano dando vita a varie iniziative quale, ad esempio, il sostegno scolastico gratuito rivolto a ragazzi delle scuole elementari e medie in particolari condizioni sociali. Sempre attraverso Effetà abbiamo potuto usufruire di finanziamenti regionali e comunali, oltre alle consuete offerte della comunità e della nostra Diocesi.

In sintesi, dunque, cerchiamo di alleviare le povertà di chi incontriamo, navigando tra le nostre e le altrui miserie, non è agevole ed è facile sbagliare, per questo occorre una comunità cristiana viva molto più del pur necessario aiuto economico.

Vogliamo ora concludere questa breve nota riportando alcune riflessioni del caro Ugo Rigacci, che per molti anni è stato il nostro Diacono: Ugo, per tanti di noi, ha rappresentato la porta di accesso alla Caritas parrocchiale e resta il punto di riferimento della nostra esperienza nella Caritas.

“……..Nella Chiesa di gruppi caritativi ce ne sono sempre stati, e sono una benedizione, ma è necessario capire che il cristiano non può delegare la carità ad altri, perché altrimenti cessa di essere cristiano, cioè segno di Cristo risorto. Infatti anche nelle altre religioni si fa carità, e anche l’ateo la fa (non a caso molti sono impegnati nel volontariato), ma non per questa ragione sono segno di Gesù Cristo nel mondo; il cristiano infatti è proprio questo: essere segno di Gesù Cristo. Ma per esserlo, bisogna amare come Lui ha amato: “…..vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato.” (Gv13,34). E Gesù ci ha amati fino a morire….. E’ proprio su quel “come” che si gioca la nostra credibilità.

..San Paolo porta l’esempio del corpo, di cui Cristo è il capo e noi le membra: nelle nostre comunità parrocchiali si vive questa realtà? Si vive questa comunione? Ecco il compito della Caritas: animare le comunità cristiane a vivere in comunione con Cristo e con i fratelli, perché Gesù Cristo e i fratelli sono la stessa cosa; se nelle nostre parrocchie si vivesse questa realtà, il mondo Lo “vedrebbe”e potrebbe rivolgersi a Lui per essere guarito dai propri mali. La Chiesa è chiamata a questo ed è perciò, infatti, che il Concilio Vaticano II la chiama Sacramento (segno) di Gesù Cristo.

.. Noi sappiamo che valori come amore, carità, solidarietà, comprensione, aiuto fraterno, non sono delegabili ad alcun gruppo, ma sono valori costitutivi dell’essere cristiani. Obiettivo della Caritas è quello di promuovere nella coscienza di ognuno la realizzazione di questi valori nella vita di ogni giorno.

…… Affinché questo discorso non rimanga un’astratta teoria, occorre guardarci intorno, conoscere i problemi e cercare di dare ad essi una risposta che, anche se non risolutiva, porterà comunque il frutto della nostra presenza solidale. Sul nostro territorio esistono vari tipi di povertà, tra cui quella economica non è la più diffusa (anche se di anno in anno questa piaga va aumentando) e richiede da noi una risposta concreta; esistono però anche povertà di valori che non possiamo ignorare……”

Giuseppe Leone

Condividi

Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin
Share on pinterest
Share on print
Share on email

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy. Dichiari di accettare l’utilizzo di cookie o altri identificatori chiudendo o nascondendo questa informativa, cliccando un link o un pulsante o continuando a navigare in altro modo. Maggiori informazioni

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: